martedì 12 maggio 2020

STEP #14

Gestire nell’800

La produzione in serie e la catena di montaggio
A cavallo fra il Settecento e l’Ottocento abbiamo la prima grande rivoluzione industriale, che ha portato a grandissime scoperte e numerosi cambiamenti. Il cambiamento più grande tuttavia è arrivato quando è cominciata la produzione in serie, si trattava della produzione di molti oggetti tutti uguali che potessero essere acquistati a prezzo più basso che da un artigiano. Colui che è considerato il padre della produzione in serie è Henry Ford, colui che ha introdotto il concetto di catena di montaggio nelle sue aziende, per gestire al meglio la produzione. Ognuno dei i suoi operai doveva compiere solo piccoli lavori e sempre uguali e poi passare il prodotto al successivo che si sarebbe occupato di un altro piccolo pezzo, per giungere infine al prodotto completato. In questo modo erano sufficienti operai non specializzati e i tempi e i costi di produzione erano notevolmente abbassati.
La catena di montaggio divenne una procedura standard utilizzata in molte industrie manifatturiere intorno al Novecento, ma in realtà venne inventata per la prima volta nei primi anni dell’Ottocento dall’ingegnere francese Marc Isambard Brunel. Egli aveva lavorato in Francia e negli Stati Uniti, ma stabilitosi alla fine in Gran Bretagna, progettò per la Marina le macchine necessarie per la fabbricazione in serie dei bozzelli, macchine perlopiù per la lavorazione del legno. Il contributo fu tale che nel 1808, grazie all’utilizzo di 43 delle sue macchine, dieci operai non specializzati riuscivano a realizzare il lavoro che precedentemente facevano 110 operai specializzati. Inoltre le macchine che progettò e che furono costruite immediatamente da Henry Maudslay rimasero operative per ben 145 anni.



Riferimenti:
  • Ana Millán Gasca, "Fabbriche, sistemi, organizzazioni: Storia dell'ingegneria industriale"

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